Navigazione veloce

Direzione

Retour au sommaire La dirigente scolastica

 La dirigente scolastica, Piera Varese

La dirigente scolastica, dottoressa Piera Varese, riceve dal lunedì al venerdì su appuntamento, telefonando al numero 038498158.

 

L’indirizzo di posta elettronica é:

preside@ddmortara.it

 

Per comunicazioni generiche oppure urgenti, utilizzare l’indirizzo e-mail istituzionale: pvic81700e@istruzione.it .

 

Collaboratrici del dirigente scolastico: Daniela Carisio (Scuola dell’Infanzia e Primaria) e Claudia Mantelli (Scuola Secondaria).

Pinguino

 

 

 

Informatore lomellino, 3 settembre 2014

 

 

 

 

 

 

Il patto educativo

[Da un documento dell’Osservatorio Regionale della Lombardia]

 

IL PATTO EDUCATIVO
Ricostruire un’unità educativa tra gli adulti, in particolare tra genitori e docenti: troppo spesso tra essi si instaurano dinamiche conflittuali.
Anche nelle ultime indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione si insiste sulla necessità di creare un patto educativo. Il recupero di una relazione virtuosa e costruttiva tra genitori e docenti è fondata sul riconoscimento di alcuni principi educativi comuni e sulla condivisione di strategie educative.
Nel considerare la necessità di un patto educativo, bisogna tuttavia prendere atto della complessità del problema, alla luce, ad esempio, della frammentazione che segna la vita di molte famiglie e che incide sui modelli educativi proposti ai ragazzi.

 

L’AUTOREVOLEZZA DELLA SCUOLA
Recuperare l’autorevolezza della Scuola e degli insegnanti. L’incontro tra studenti e insegnanti costruttivo, fecondo, intriso di dialogo, diventa luogo relazionale su cui si radicano le dinamiche motivazionali che alimentano i meccanismi dell’apprendimento.

 

RISPETTO DEI RUOLI
Riappropriarsi dei propri ruoli e rispettare i ruoli.
Gli insegnanti si riapproprino in particolare della didattica: l’educazione passa anche attraverso le discipline.
I genitori si riapproprino del proprio ruolo educativo specifico, evitando la continua delega alla Scuola, ed escano dalla solitudine in cui spesso si trovano, partecipando di più alle iniziative delle associazioni famiglia-scuola, che devono essere potenziate.
Rispetto dei ruoli: pur stabilendo reciproci rapporti di interazione, la famiglia deve fare la famiglia e la scuola deve fare la scuola.
Non si può chiedere alla Scuola di farsi carico di ciò che non le compete ed è invece compito specifico delle famiglie.

 

IL PROGETTO EDUCATIVO
La Scuola deve esprimere in modo chiaro il proprio progetto educativo. Il terreno comune docenti-famiglie-studenti può essere proprio quello del dialogo e del confronto intorno ad un progetto educativo chiaramente espresso dalla Scuola e tradotto in buone pratiche.

 

LA CENTRALITA’ DEL GRUPPO
E’ all’interno del gruppo (per esempio la classe) e tra gruppi (per esempio la famiglia e i docenti) che si deve ricomporre una positiva trama di relazioni, a partire da un’imprescindibile riassunzione di responsabilità.

 

UNA RELAZIONE FIDUCIARIA
Assegnare un ruolo centrale alla relazione fiduciaria insegnante-alunno, relazione fatta di stima reciproca e di rispetto dei ruoli.

 

IL RAPPORTO TRA I PARI
Porre attenzione, da parte degli educatori, alle dinamiche relazionali all’interno del gruppo dei pari: ciò consente lo sviluppo di positive relazioni tra gli studenti e favorisce la prevenzione degli episodi di indifferenza, di intolleranza e di bullismo.

 

L’INTEGRAZIONE
Elaborare progetti educativi specifici a due particolari categorie di studenti: gli stranieri e i disabili.

 

NUOVE TECNOLOGIE E CAPACITA’ CRITICA
Educare i ragazzi ad un uso consapevole e costruttivo del cellulare, della televisione, di internet e dei mass-media in genere.

 

UNA GRANDE FAMIGLIA
Creare all’interno della Scuola un forte clima collaborativo tra le varie componenti, che favorisca anche da parte degli studenti l’apprezzamento di valori fondamentali quali la partecipazione responsabile, l’amore per la cultura, l’impegno costante, il senso di cittadinanza, l’attenzione solidale agli altri, l’attenzione al territorio, il rispetto e la curiosità positiva verso le altre culture, il senso di appartenenza alla propria scuola intesa come casa.”