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Aiutiamo il bosco

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[Classe IB]

 

La fiaba

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Una mattina Nonno Albero sentì in lontananza dei lamenti e poi dei fastidiosi brontolii.

Lì per lì non capì che cosa stesse accadendo ma quando avvertì il crac dei rami che si spezzavano, comprese che i boscaioli stavano per abbattere gli alberi al di là del burrone.

Quegli alberi erano suoi amici e come lui abitavano il bosco da tempi remoti.

Cercò di raccogliere tutte le sue forze e in un battibaleno bevve dalle radici tutta la linfa vitale che poteva e poi smosse con gran maestria la sua folta chioma, facendo frusciare le foglie in modo tale da svegliare tutti gli animali.

Nel bosco si sentì un gran frusciare: – Fru! Fru! Fru! -.

– Sveglia! Sveglia! – li esortò Nonno Albero, – Il bosco è in pericolo! Bisogna fare qualcosa! -.

In pochi minuti ci fu un gran fermento.

Gli animali uscirono dalle loro tane, guardandosi assonnati e cercando di comprendere che cosa stava succedendo.

Presto si accorsero che Nonno Albero si agitava e brontolava e accorsero attorno a lui: lo scoiattolo, il riccio, il picchio, il passero e molti altri.

– Il nostro ambiente è in pericolo! I boscaioli stanno tagliando i nostri amici alberi! E fra non molto raggiungeranno anche noi! -.

– Oh! – esclamarono in coro gli animali.

– Bisogna agire immediatamente, ma occorre trovare un’idea brillante! – disse Nonno Albero.

– Spaventiamoli! – gridavano alcuni.

– Corriamo velocemente tutti insieme e facciamo tremare il terreno, così se la daranno a gambe levate! – rincaravano altri.

Si alzò un gran vociare, ma nessuno trovava la soluzione giusta.

Poi si udì una vocina bisbigliare su un ramo di Nonno Albero e tutti videro il gufetto Betto che cercava di attirare l’attenzione per avere un po’ di silenzio: – Signori miei, qui l’unica cosa da fare è affrontare questi uomini. Parlare con loro ricordando quanto sono importanti gli alberi, forse questo li farà tornare a casa. Gli alberi non sono solo la nostra casa, ma offrono alla terra l’ossigeno di cui gli uomini hanno bisogno per sopravvivere! Non dovrebbero sprecare questa risorsa! -.

Gli abitanti del bosco capirono che quelle del gufetto erano parole sagge.

Tutti furono concordi nel mandare il gufetto Betto dai boscaioli a spiegare le loro ragioni, in modo da riuscire a interrompere il terribile lavoro.

Betto accettò volentieri e volò in un battibaleno dagli uomini.

Usò il loro linguaggio per farsi capire e loro restarono perplessi e sconcertati. Nessuno li aveva mai messi di fronte a questa realtà e ai rischi che correvano nel distruggere la natura.

Per quella volta il loro bosco fu salvo, ma – chissà quanti altri rischiano di essere distrutti -, pensava Betto mentre volava rapido per tornare a casa.

 

 

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L'immagine raffigura tanti  comportamenti scorretti  adottati nel bosco: bambini che spezzano i rami arrampicandosi sui tronchi, taglialegna che abbattono i grandi e vecchi alberi, ect.

 

 

Riordina le sequenze

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Otto vignette in bianco e nero illustrano il racconto, senza però rispettarne l'ordine cronologico.